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Consigli, lezioni e spunti pratici di management per la tua attività; ecco come raggiungere in maniera sistematica i tuoi obiettivi.

Guida di management per i non manager

Guida Pratica per Manager all’Improvviso

Essere catapultati nel ruolo di manager o project leader, spesso senza preavviso o formazione specifica, è una realtà comune. Che tu sia un imprenditore che vuole migliorare la gestione dei progetti, un collaboratore promosso inaspettatamente o un assistente deciso a riorganizzare il caos, questa guida ti offrirà gli strumenti essenziali per affrontare la sfida con successo.

Ecco un percorso pratico, suddiviso in tre fasi, per trasformare idee in risultati concreti, migliorare l’organizzazione e guidare il tuo team con efficacia.

Cambio di Prospettiva: La Base di Ogni Successo


Dal Pensiero all’Azione

Il primo passo per diventare un manager efficace è superare la semplice ideazione. Un’idea priva di un piano d’azione è destinata a rimanere tale. Allenati a incorporare fin da subito un piano d’azione, anche nella vita quotidiana: non limitarti a proporre “un giorno potremmo fare”, ma stabilisci il quando, il dove e il come.

Ad esempio: “Un sabato sera, io, te e Luca andiamo al ristorante Acqua e Farina”. Questo approccio sembra banale, ma fa la differenza: migliora la qualità dei progetti e l’esecuzione dei lavori, aumentando il numero di idee trasformate in realtà.

Processi: La Chiave della Costanza

Inizia a formalizzare processi ricorrenti o strategici. Anche un elenco puntato condiviso in un file è sufficiente. La chiave è evitare l’improvvisazione: con un processo definito, riduci errori e aumenti l’efficienza.

Tieni traccia di tutto: obiettivi, appunti di riunione, errori commessi e successi. Monitorare lo stato di avanzamento dei lavori è cruciale, ma semplifica: evita eccessivi dettagli, mantenendo il focus sull’essenziale.

Fase 1: Progettazione dei Lavori


Coinvolgi gli Stakeholder Chiave

Prima di definire qualsiasi piano d’azione, identifica e coinvolgi chi avrà un ruolo critico nel progetto: dal cliente committente ai membri del team, fino ai fornitori rilevanti. Ignorare questa fase porta a analisi e pianificazioni inutili.

Definizione degli Obiettivi

Stabilisci obiettivi chiari e condivisi. Usa una struttura a “matrioska”:

  • Lungo termine: Vision e mission aziendale o di progetto.
  • Medio termine: Obiettivi trimestrali o semestrali.
  • Breve termine: Task settimanali che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi superiori.

Ambizione e misurabilità sono fondamentali. Fissa metriche (KPI) che eliminino ogni dubbio sul successo o fallimento. Coinvolgi il team nella definizione degli obiettivi per sfruttare al meglio le competenze disponibili.

Allineamento

Assicurati che tutti siano allineati sugli obiettivi e sulle motivazioni dietro di essi. Non basta essere “sulla stessa barca”; tutti devono sapere dove andare e perché. Un team allineato è più coeso e produttivo.

Fase 2: Definire un Piano d’Azione


Scomposizione dei Lavori

Scomponi ogni progetto in blocchi e sottoblocchi gestibili, proprio come si farebbe con i capitoli di un libro. Ad esempio, per le pulizie di primavera:

  • Blocco 1: Cucina
  • Blocco 2: Bagno
  • Blocco 3: Camera da letto (3.1 Armadi, 3.2 Pavimenti, ecc.)

Questa struttura rende i progetti più semplici da pianificare e monitorare.

Stime e Scenari

Stima costi, tempi e risorse necessarie. Prevedi diversi scenari: uno ottimistico, uno realistico e uno pessimistico. Questo approccio ti prepara a gestire imprevisti e a mantenere il controllo.

Analisi dei Rischi

Identifica i principali rischi che potrebbero influire sul progetto (ritardi, colli di bottiglia, difetti, ecc.) e definisci strategie di prevenzione e mitigazione. Non fermarti alla teoria: pianifica come affrontare eventuali problemi nel concreto.

Controlli Qualità

Garantisci la qualità del progetto stabilendo:

  • Milestones: Punti chiave per valutare il progresso.
  • Incontri di check: Riunioni periodiche per rivedere lo stato dei lavori.
  • Deliverables: Output definiti per ogni attività, chiari e condivisi.

Fase 3: Monitoraggio e Valutazione

Analisi dell’Operato

Confronta i risultati raggiunti con gli obiettivi prefissati, sia in termini di metriche che di costi e tempistiche. Documenta tutto: successi, errori, best practice e rischi incontrati. Questa analisi costante migliorerà la tua capacità di pianificare progetti futuri.

Apprendimento Continuo

Aggiorna stime, processi e piani di rischio sulla base dell’esperienza. Un manager che apprende dai risultati, positivi e negativi, diventa più efficace nel tempo.

Consigli Finali

  1. Cultura del Feedback
    Favorisci un ambiente dove tutti possono esprimersi liberamente su processi e progetti. Raccogli feedback da colleghi, clienti e stakeholder per migliorare continuamente.

  2. Adatta le Tecniche al Contesto
    Non esiste una formula universale. Sperimenta e adatta strumenti e metodi alla tua realtà aziendale. Ciò che funziona per una multinazionale potrebbe non essere adatto a una startup.

  3. Trasparenza Totale
    Comunica apertamente obiettivi, piani d’azione, avanzamento dei lavori e risultati, sia positivi che negativi. Un ambiente trasparente stimola la fiducia e la collaborazione.

Essere un manager all’improvviso è una sfida, ma con un approccio strutturato e adattabile puoi trasformare qualsiasi progetto in un successo. La chiave? Cambiare prospettiva, pianificare con cura e imparare costantemente dai risultati.

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Cristian Boin
Manager in affitto, affianco gli imprenditori nelle loro avventure. Hai un progetto da avviare o da portare avanti? Allora potrei essere il compagno di viaggio che fa al caso tuo. Trasformo le idee in piani d'azione e i progetti in obiettivi da raggiungere.

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