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Roadmap di prodotto; progettare, lanciare e ottimizzare prodotti vincenti
La roadmap di prodotto, o product roadmap, è sicuramente uno degli strumenti più preziosi per un product manager, ma come dico sempre, hai bisogno di management e non per forza di un manager, ecco perché dovresti conoscere anche tu come creare, utilizzare e ottimizzare una roadmap di prodotto. Puoi essere un imprenditore o un libero professionista, lavorare nel B2B o nel B2C, vendere prodotti o servizi, non ha importanza, sono certo che riuscirai a cogliere degli spunti importanti per la tua attività
Breve ripasso, ma comunque puoi approfondire il discorso qui: 9 consigli di product management.
“Il product management è l’insieme di attività collegate alla gestione di un prodotto durante l’intero suo ciclo di vita. Ogni prodotto ha una sua storia: dall’ideazione alla pianificazione, dallo sviluppo alla vendita, dal miglioramento all’uscita del mercato. Il project management concilia queste attività e coordina tutte le persone coinvolte, con l’obiettivo di creare il miglior prodotto possibile, nella miglior maniera possibile e venderlo al miglior mercato possibile.”
Perché potresti avere bisogno anche tu di una roadmap di prodotto
Una roadmap e più in generale il product management sono solitamente strumenti comuni nelle startup e delle società che vendono prodotti tecnologici, come le SAAS (software as a service). Adesso voglio dimostrarti che anche tu, indipendentemente dal settore in cui operi, potresti avere bisogno di una roadmap di prodotto. E lo faccio con un esempio reale.
Immagina di essere un avvocato, specializzato in diritto aziendale. Dopo anni di onorata carriera hai deciso di cambiare modello di business. Vuoi gradualmente rinunciare ai servizi alle aziende per diventare una media company e società di formazione.
Il tuo obiettivo è di lanciare in 12 mesi il “Netflix del diritto aziendale.” In modo che i tuoi clienti possano formarsi autonomamente, acquisendo le nozioni base di diritto aziendale e societario.
Cosa farebbe un avvocato senza competenze di product management
Vediamo cosa farebbe un avvocato, per effettuare questa transizione, senza nessuna competenza di product management e quindi senza nemmeno una roadmap di prodotto
- Ingaggia una società di sviluppo per creare la propria piattaforma, browser + applicazione per smartphone;
- Compra delle attrezzature professionali (videocamere, microfoni e luci) e allestisce una sala registrazioni degna di uno studio televisivo;
- Contatta diversi colleghi e professori che vogliano e possano registrare delle lezioni;
- Inizia registrando decine e decine di corsi, in modo da accontentare esigenze e livelli differenti;
- Aspetta di avere il tutto il materiale pronto e una piattaforma perfettamente funzionante prima di lanciarsi sul mercato
Apparentemente questo potrebbe sembrare un processo logico, in realtà rischia di essere un vero massacro.
Innanzitutto, l’avvocato darebbe il via ai lavori senza sapere esattamente chi siano i veri clienti in target, potenzialmente interessati al “Netflix del diritto aziendale”.
Potrebbero essere dei liberi professionisti o dei manager, degli imprenditori o degli studenti universitari; le opzioni sono varie e non possiamo avere una certezza senza prima aver condotto un’analisi di mercato. Basarsi su una supposizione non confermata da dei dati non è mai una scelta saggia, specie quando affidiamo un intero progetto, dalla lunga durata e dal costo elevato su questa supposizione. Le idee devono essere confermate dai numeri e, quindi da dati quantitativi (sondaggi e ricerche) e dati qualitativi (interviste faccia a faccia con dei potenziali clienti).
Inoltre, inizierebbe a registrare decine e decine di corsi, senza aver testato diverse modalità di erogazione degli stessi.
Le persone preferiranno tanti video brevi monotematici, o delle lunghe lezioni? Preferiranno dei video frontali, la condivisione di slide o un mix delle due cose? Vorranno anche dei pdf riassuntivi o la versione audio (podcast) delle lezioni? Sono tutte ipotesi da testare in piccolo, prima di addentrarsi in una produzione massiccia.
Le domande da farsi non riguardano soltanto l’erogazione del prodotto, ma anche il modo in cui viene servito sul mercato. L’avvocato ha deciso di prendere Netflix come riferimento e, di conseguenza vendere un abbonamento mensile a 9,99. A pancia potrei anche essere d’accordo, ma siamo sicuri che sia una scelta sostenibile? Netflix si basa su un pubblico praticamente illimitato, è un prodotto di massa che si basa sul modello: bassi margini – alti volumi, senza praticamente nessun up-sell o cross-sell.
Sinceramente penserei a diverse opzioni, per poi testare la migliore, ovvero una formula che sia sostenibile per l’azienda e appetibile per i clienti. Inoltre, proverei ad implementare una scala dei valori, ossia una serie di prodotti aggiuntivi e complementari. In modo che l’abbonamento diventa il prodotto esca, o di frontend, ma i veri margini vengono fatti altrove.
Questa può essere un’ipotetica scala dei valori. Invece di regalare l’accesso gratuito per un mese come fa Netflix, potreste offrire un ebook gratuito in cambio dell’indirizzo email, per poi convertirlo in seguito. Offrire l’abbonamento mensile come primo prodotto di ingresso, ad un prezzo relativamente basso, ma sufficientemente alto per ripagarsi i costi di acquisizione del cliente. E in seguito marginare su eventi dal vivo, formazioni individuali e consulenze private
Roadmap di prodotto, definizione
Viviamo in un’epoca in cui tutto cambia ed evolve a ritmi folli. Cambiano le abitudini e cambiano le esigenze dei consumatori, anche i prodotti devono mutare (in meglio) nel tempo. Dubito che tu voglia correre il rischio di vendere un solo prodotto e non cambiarlo mai, hai bisogno di trovare un modo per migliorare ed evolvere i tuoi prodotti, lo stesso vale per i servizi.
Serve a descrivere in maniera visuale quali funzionalità e componenti di prodotto andremo a realizzare. Chi è responsabile di sviluppare quale funzionalità, in quanto tempo e quando le varie funzionalità verranno rilasciate.
Cosa possiamo migliorare:
- Migliorare il prodotto; aggiungere delle nuove funzionalità, cambiare il design del prodotto e ottimizzarne la fruizione. (Esempio: se vendi delle pentole non è il massimo avere un manico sporgente in ferro che diventa incandescente, per ottimizzare la fruizione della pentola potresti pensare ad una rivestitura in gomma)
- Migliorare il modo in cui produciamo il prodotto; riorganizzazione del magazzino e dei processi produttivi, cercare nuovi fornitori ecc.
- Migliorare il modo in cui serviamo ed eroghiamo il prodotto; packaging, prezzi e modalità di pagamento, servizi complementari, assistenza pre e post acquisto ecc.
La roadmap di prodotto è una rappresentazione visiva della direzione presente e futura di un prodotto. Deve raccontare quella che è la visione del prodotto, intesa come meta da raggiungere, e la sua evoluzione nel tempo, intesa come percorso per arrivare a destinazione.
Product vision & product strategy
Per comprendere a pieno il concetto di roadmap di prodotto, è bene partire dai concetti di product vision e product strategy, ossia le due macroaree che ci aiuteranno a definire la nostra roadmap.
Visione di prodotto (perché lo stiamo facendo e dove vogliamo arrivare)
La visione di prodotto è la nostra stella polare, dovrebbe fungere da motivazione che ci ricorda anche nei momenti più bui perché lo stiamo facendo. In sintesi; la vision indica lo scopo, ossia il perché del nostro prodotto, quelli che sono gli obiettivo sul medio-lungo periodo e i vantaggi principali del prodotto.
Strategia di prodotto (come procediamo per arrivare a destinazione)
La strategia di prodotto definisce la direzione da seguire per conseguire la vision. La strategia allinea l’intera organizzazione attorno quelli che sono gli obiettivi da raggiungere e le tappe fondamentali da attraversare per trasformare la visione in realtà. La vision rappresenta la nostra stella polare e la strategia è la guida che ci condurrà a destinazione.
Es: lanciare il primo “Netflix del diritto aziendale” e lanciare nel tempo diversi pacchetti di consulenza, workshop aziendali, formazione privata ed eventi…
La roadmap pertanto è una visualizzazione del nostro piano strategico. Descrive le attività che andremo a svolgere e ne fornisce un’indicazione temporale. Serve a comunicare i lavori presenti e futuri a tutti gli stakeholder e le persone coinvolte nel progetto. Inoltre, può essere una guida che ci aiuta a prioritizzare le attività, allocare le risorse e tracciare le dipendenze critiche*.
*Per dipendenze critiche si intendono attività che dipendono dal completamento di altre attività
Punti chiave per una roadmap di prodotto efficace
- Adatta la roadmap al target di riferimento
Roadmap al singolare rischia di essere fuorviante, non farti ingannare, non è un singolo documento, la roadmap è un concetto, che può essere espresso visivamente con diversi documenti. Le informazioni, la base temporale e il livello di dettaglio presenti in una roadmap cambiano a dipendenza della audience a cui illustreremo la roadmap.
In fase di allineamento, oppure con uno stakeholder come un investitore, mostreremo una roadmap focalizzata sulla visione e le tappe fondamentali, quindi: una base temporale lunga (solitamente sei mesi, uno, tre o cinque anni) e mostreremo la direzione generale.
Al team di lavoro invece dovremo mostrare un’altra tipologia di roadmap di prodotto, in modo da fornire delle indicazioni precise di chi debba fare che cosa.
- Timeframe differenti (effetto matrioska)
È molto utile presentare delle roadmap con degli orizzonti temporali differenti, in modo da avere una roadmap che illustri ogni fase dei lavori e/o pianificazioni differenti, ad esempio il piano annuale, il piano semestrale, trimestrale, mensile ecc…
Hai presente le matrioska? Potremmo creare lo stesso effetto con le roadmap: una roadmap generica che incorpora delle roadmap più piccole che a loro volta incorporano delle altre piccole sotto roadmap.
- Flessibilità
Non dobbiamo essere ossessionati dal rispetto della pianificazione, ma dal risultato finale.
La roadmap deve essere flessibile, stop all’ortodossia. Sono finiti i tempi delle pianificazioni annuali o addirittura quinquennali che non consentono modifiche e aggiornamenti di nessun tipo.
Non stiamo parlando di scadenze improrogabili, nessuno viene a farti la multa se pubblichi la piattaforma a settembre invece che ad agosto, l’importante è come risulterà la piattaforma finale.
Le roadmaps di prodotto devono quindi essere adatte, aggiornate e modificate con il tempo.
Scriviamo la storia
Anche tu puoi far parte di questa avventura, come? Suggeriscimi una definizione da affrontare